Intervento in Bolivia. Report

news bol05



Luglio 2013. Il progetto boliviano 'Con l'acqua torna la vita' ha avuto come obiettivo principale la riduzione della vulnerabilità alimentare  della popolazione di sette comunità della zona alta del Municipio di Omereque, una delle aree più povere della Bolivia.

Il problema principale è la mancanza di acqua che viene attinta da piccoli bacini artificiali scavati nella terra, spesso contaminati e causa di gravi infezioni gastrointestinali, soprattutto tra i bambini. La produzione agricola è limitata a quei pochi alimenti in grado di resistere alla scarsità idrica, cosa che determina una diffusa malnutrizione con conseguenze più gravi per i bambini, le donne incinte e la popolazione anziana. Tutto ciò si aggrava notevolmente durante i lunghi periodi di siccità, mettendo a repentaglio il sostentamento e la sopravvivenza stessa della popolazione.

Il progetto ha previsto la costruzione di sistemi di raccolta e conservazione dell’acqua piovana, capaci di prolungare la scorta idrica oltre il periodo delle piogge (novembre-marzo) - sia per consumo umano sia per uso agricolo - in modo da poter irrigare gli orti familiari anche nei periodi di siccità, migliorando l’alimentazione della popolazione.

Su sollecitazione delle autorità locali si è stabilito, al fine di soddisfare le richieste della popolazione coinvolta, di aumentare il numero delle famiglie beneficiarie di 2 unità, passando da 44 a 46. Inoltre, si è stabilito di accogliere nel corso di formazione tecnica per la costruzione e la manutenzione futura dei sistemi di captazione e stoccaggio dell’acqua piovana tutte le famiglie beneficiarie e non soltanto 2 per ogni comunità come inizialmente previsto. Il corso teorico-pratico si è svolto nel mese di marzo e ha fornito alle famiglie partecipanti le competenze necessarie affinché ciascuna potesse installare il proprio sistema.

Ad avvio progetto le autorità comunitarie locali hanno individuato le famiglie beneficiarie scegliendo tra quelle che avevano maggiori difficoltà a reperire acqua dalle fonti presenti sul territorio e che non erano state coinvolte dai progetti precedenti.
Stilata la lista, è stata effettuata un’indagine famiglia per famiglia (qui un esempio) per individuare le caratteristiche abitative di ciascuna e l’eventuale produzione agricola in essere, definendo poi in base ai dati raccolti – e tenendo in considerazione il forte aumento dei costi delle materie prime avvenuto nei mesi precedenti alla realizzazione dell'intervento - le peculiarità di ciascun sistema di captazione da realizzare:

  • 33 famiglie hanno costruito un locale nuovo di 30 m2 su cui collocare il sistema di captazione;
  • 7 famiglie hanno sostituito il tetto di fango e paglia preesistente con quello previsto dal sistema di captazione, disponendo già di un numero sufficiente di locali abitativi in buone condizioni (tetti di varia dimensione, da 32 a 52 m2);
  • 6 famiglie che avevano iniziato a costruire il nuovo locale prima della comunicazione dei problemi finanziari, hanno realizzato il sistema di captazione delle dimensioni originariamente previste.
Per far fronte all'aumento dei costi delle materie prime sopra descritto, si è inoltre deciso di sostituire le cisterne in cemento con quelle in plastica da 2,5 m3 (qui un esempio di relazione di monitoraggio dell'attività). I materiali necessari sono stati quindi acquistati e trasportati in tre località da cui poi sono stati distribuiti alle singole famiglie con l’aiuto dell’autorità municipale. I sistemi sono stati quindi installati.

E’ stato realizzato il corso di formazione teorico-pratico per la realizzazione e gestione di orti familiari diversificati ecologicamente sostenibili, previsto perché la maggior parte delle famiglie beneficiarie del progetto non disponeva di un orto per l’autoconsumo, a causa della difficoltà oggettive nell’irrigarlo. Le 41 famiglie partecipanti hanno svolto le esercitazioni pratiche in alcuni orti ben avviati creati nell’ambito del progetto precedentemente realizzato nella zona dall'associazione Progetto Sviluppo Liguria, cosa che ha contribuito a rafforzare in loro motivazione e impegno, visti i risultati ottenuti nel miglioramento dell’alimentazione familiare da parte di chi già si era impegnato nella realizzazione di un orto familiare.

Tutte le attività sopra descritte sono state accompagnate da un coinvolgimento costante del neocostituito Comitato per la Sicurezza Alimentare, promosso dalle stesse comunità nell’ambito del precedente progetto. Oltre a ciò il progetto ha previsto uno specifico corso di formazione per il rafforzamento di tale organismo, deputato in prospettiva a svolgere attività di incidenza politica presso le istituzioni locali nell'ambito della sicurezza alimentare di tutte le comunità della zona alta del Municipio di Omereque.

Vai alla scheda progetto