Bolivia. Emergenza siccità
Intervento a sostegno di 9 comunità indigene boliviane colpite dalla siccità.
Periodo di esecuzione: dicembre 2010 - maggio 2011.
Contesto. Il progetto è rivolto a 9 comunità contadine che vivono nella parte alta del Municipio di Omereque, Dipartimento di Cochabamba, nel centro della Bolivia.
A causa del drammatico prolungamento della stagione secca - non piove da otto mesi - le scorte idriche per il consumo umano, agricolo e animale sono finite: si tratta della peggiore siccità che la popolazione ricordi. La produzione agricola è calata del 75%. Chi ancora dispone di qualcosa da mangiare lo dona a chi non ha più nulla ma si calcola che in pochi giorni le scorte alimentari saranno terminate. Sono state consumate persino le patate - principale alimento, insieme ai cereali, della già povera dieta - destinate alla semina, compromettendo così anche le possibilità alimentari future.
Molti capi di allevamento sono già morti, per la mancanza di cibo e acqua o perché intrappolati nel fango dei pochi bacini non
ancora seccati: le carcasse inquinano l’acqua rimasta e diventano veicoli di malattie che nelle attuali condizioni di grave malnutrizione, soprattutto infantile, possono diventare mortali. Si tratta, inoltre, di una perdita economica gravissima per le comunità poiché gli animali rappresentano l’unica fonte di reddito per l’acquisto delle sementi.
Molte scuole della zona sono state costrette a sospendere l’attività didattica a causa dell'indebolimento dei bambini che non riescono più a percorrere a piedi le lunghe distanze per raggiungerle. Sono gli effetti concreti e drammatici di quel cambiamento climatico di cui si parla tanto.
Gli obiettivi. Il progetto ha lo scopo di fornire prodotti alimentari di prima necessità (patate, riso, farina e mais; fagioli, pesce in scatola e zucchero) alle comunità della parte alta del Municipio di Omereque per i prossimi tre mesi. Intende inoltre promuovere, con l’arrivo delle prime piogge, interventi agricoli di ciclo breve al fine di garantire un raccolto alle famiglie nel momento in cui si concluderà la distribuzione degli alimenti.
Le attività. Il piano trimestrale prevede l’attivo coinvolgimento dei rappresentanti delle 9 comunità destinatarie che costituiranno specifiche commissioni operative. Queste, coordinandosi con il personale di ICO, partner esecutore dell'intervento, riceveranno gli alimenti dai produttori locali e li distribuiranno, con cadenza mensile, all’interno delle comunità.
Verranno inoltre avviati interventi agricoli di ciclo breve (mais fresco, patate, ortaggi).Beneficiari. Il progetto è destinato a 117 famiglie, per un totale di 705 indigeni quechua. Tra essi ci sono 107 bambini.
Partner del progetto sono:
- ICO (Istituto di Formazione dell’Oriente) è un’organizzazione non governativa che dal 1981 lavora nelle Valli Interandine, tra le aree più povere del Paese. Realizza interventi presso comunità contadine indigene promuovendone la maggiore partecipazione politica e lo sviluppo economico con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un nuovo modello sociale giusto, equo, inclusivo e sostenibile. Per far questo, ai temi della gestione sostenibile dell’ambiente, della sovranità alimentare e dell’approccio di genere associa la promozione dei diritti economici, politici e sociali. Da tempo ICO collabora con le 9 comunità destinatarie dell’intervento, realizzando presso di esse interventi di medio-lungo periodo.
- Progetto Sviluppo Liguria onlus, associazione genovese esperta in progetti di cooperazione internazionale in America Latina, ha realizzato una missione in loco visitando le comunità colpite dalla siccità e ha analizzato la metodologia d'intervento del partner esecutore. Si è occupata della campagna di raccolta fondi specifica per questo intervento.
Albero dei Sorrisi partecipa al progetto con un apporto di € 1.500,00.
Guarda il video della prima distribuzione di pacchi alimentari.